mercoledì 15 ottobre 2014

Inizia oggi il tour de force delle fiere con la Frieze Art Week a Londra

Le fiere di arte contemporanea sono indubbiamente fra gli appuntamenti più golosi nell’agenda di un artoholic, a maggior ragione se si tratta di un collezionista. Una città che ospiti un tale evento diventa come un luna park per un bambino: ogni desiderio sembra diventare realtà. I compratori compulsivi hanno a loro disposizione una selezione delle gallerie più in vista che presentano i loro artisti migliori, chi vuole scoprire nuovi talenti può scommettere sulle proposte più giovani; gli appassionati trovano talk e incontri dove approfondire le novità del mercato e non solo; per gli amanti di storia dell’arte spesso i musei allestiscono le loro migliori mostre, e così via.



Da oggi a sabato (attenzione, la fiera domenica è chiusa) tocca a Londra con Frieze. Ecco quindi una selezione di quello che consiglio di visitare nell'incredibile caleidoscopio offerto da questa settimana:

Live è una nuova ambiziosa iniziativa dedicata alle installazioni performative che coinvolgerà sei diversi stand con opere site-specific e altri spazi fuori e dentro la Fiera. Ecco i nomi di artisti e galleristi coinvolti: Robert Breer (gb agency, Parigi), Franz Erhard Walther (Galerie Jocelyn Wolff, Parigi), Tamara Henderson (Rodeo, Istanbul), Adam Linder (Silberkuppe, Berlino), Shanzhai Biennial (Project Native Informant, Londra), UNITED BROTHERS (Green Tea Gallery, Iwaki).

A proposito di viaggi e culture extraeuropee torna per la seconda edizione (e raddoppia gli spazi) 1:54, la fiera dedicata all'arte contemporanea africana alla Somerset House. 27 gallerie e più di 100 artisti, un fitto programma di incontri e conversazioni e un'opera di Hassan Hajjaj (Marocco, 1960) pensata per l'occasione.


Il Barbican ha commissionato un'opera per lo spazio The Curve all'artista Walead Beshty (Londra, 1976 - vive e lavora a Los Angeles). L'artista ha scelto di riempire il muro con 12.000 cianotipie ottenute fotografando oggetti del proprio studio e posizionando i risultati in ordine cronologico. Una sorta di linea del tempo che inizia con l'ottobre 2013 e arriva alla fine del settembre scorso, quando Beshty ha concluso l'esperienza di residenza d'artista proprio presso il Barbican.

Walead Beshty

Nella mia lista non può mancare un po' di Iran quindi vi segnalo il talk di domenica 19 alle 12.00 al British Museum con Sara Rahbar che parlerà delle due opere in fase di acquisizione da parte del Museo. Vale la pena restare almeno un giorno oltre la fiera per conoscere questa artista che ha coniugato la cultura del Medio Oriente con quella Occidentale attraverso l'arte tessile: ricami e artefatti tipici dell'Asia Centrale sono cuciti alla bandiera degli USA, stimolando la riflessione sul fallimento dell'idea di "terra promessa" e sui traumi della guerra.

Sara Rahbar
Per ultima, ma non certo per importanza, ricordo la Serpentine Sackler Gallery che presenta una ricca personale di Cerith Wyn Evans (1958) e che come di consueto ha commissionato un intervento nel parco che la circonda, scegliendo quest'anno l'artista francese Bertrand Lavier. Grande omaggio alla storia del readymade, la fontana di Lavier è un colorato aggrovigliarsi di canne d'acqua che stride ironicamente tanto con la facciata della Serpentine quanto con le linee precise del ristorande progettato da Zaha Hadid.


Cerith Wyn Evans


Tutte le info su friezelondon.com
Enjoy!
 

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